COSE DI QUESTO MONDO (IN THIS WORLD) |
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di Michael Winterbottom, con Jamal Udin Torabi, Enayatullah
(Gran Bretagna, 2003)
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Allucinante. Il viaggio di due giovani che fuggono dall'Afganistan per rifugiarsi in Inghilterra. Itinerario disperato, che lo sfondo, nella sua autencità, rende ancora più drammatico. L'accozzaglia delle lingue , l'austera grandezza del paesaggio, l'immediatezza delle fisionomie in un film tutto giocato sulle sensazioni (sonore, quasi tattili) restituisce tutta l'urgenza e la crudeltà di una situazione che pensavamo d conoscere. Più di certi effetti da pellicola sgranata o da camera ballerina a spalla è il contrappunto fra finzione e documento ad imporre il tono del film. A compensarsi o moltiplicarsi a vicenda, come nella claustrofobica, formidabile sequenza nel ventre del container. In quello che resterà come uno dei film più forti di un regista talentuoso quanto discontinuo non è tanto il discorso politico in favore dell'immigrazione a primeggiare, ma la fortissima partecipazione umanitaria. E, come in certi film di Werner Herzog, la sensazione di assistere ad un'impresa fisicamente concreta assolutamente unica.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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